Attività da viaggio per bambini da 0 a 3 anni: idee pratiche per intrattenere i più piccoli

Una delle domande più frequenti quando si parte per una vacanza con bambini piccoli è: “Che attività portiamo?” Personalmente credo sia importante non riempire le valigie di giochi, perché uno dei lati più belli del viaggiare con i bambini è proprio lasciarli liberi di osservare, esplorare e interagire con l’ambiente nuovo che li circonda.
Detto questo, ci sono momenti in cui avere un’attività a portata di mano può fare la differenza: pensiamo ai tempi morti in aeroporto, in aereo, in treno o durante l’attesa al ristorante. In questi casi, qualche gioco o libro scelto con criterio può aiutare i bambini ad occuparsi e permettere anche agli adulti di godersi un po’ di più l’esperienza.
Abbiamo avuto modo di testare diverse attività durante i nostri viaggi con due bimbi: uno quando avevano 6 mesi e 2 anni e mezzo (le attività che vedete nella foto di copertina sono di quel viaggio), e un altro quando avevano 1 anno e 3 anni. In questo articolo condivido le attività che ci sono state più utili, insieme ad alcune idee raccolte nel tempo: spero possano ispirare anche voi per il vostro prossimo viaggio.
Per noi, un buon gioco da viaggio deve essere: compatto, leggero, con pochi pezzi e preferibilmente economico (così, se si perde o si rompe, pazienza). Per i più piccoli aggiungerei che deve essere facile da pulire e, se possibile, legabile al passeggino o al seggiolino: meno oggetti a terra, meno stress.
📌 Nota importante: ho suddiviso i giochi per fasce d’età per praticità, ma ovviamente ogni bambino ha tempi e preferenze diverse. Usate il vostro buon senso per capire cosa proporre e cosa evitare. La supervisione resta sempre fondamentale.
Bambini 0-1 anno
Con i piccolissimi, la strategia migliore è sfruttare al massimo i momenti di pappa e pisolini. Ad esempio, può essere utile tenerli attivi prima di salire in aereo: con un po’ di fortuna, una volta a bordo si addormenteranno e potremo rilassarci anche noi.
Per i momenti di veglia, tenere i bambini ben idratati e sazi è già metà dell'opera. Il marsupio è stato per noi un alleato prezioso: i piccoli si sentono contenuti e sicuri, e noi abbiamo le mani libere.
Appena ci si ferma, la prima cosa che vorranno fare è esplorare e toccare qualunque cosa li circondi. Per questo porto sempre con me delle salviettine disinfettanti, utili per igienizzare rapidamente lo spazio in cui ci fermeremo.
Per quanto riguarda le attività e i giochi, prima della partenza consiglio di osservare quali sono i loro preferiti e metterli da parte per una o due settimane. In questo modo, durante il viaggio quei giochi familiari torneranno a essere “nuovi” e ancora più coinvolgenti.
Ecco qualche idea pratica e leggera da mettere in valigia:
- Oggetto preferito di uso quotidiano. Per noi era la tazza dell'acqua, ma può essere un peluche, una copertina, un cucchiaino... qualcosa che li rassicuri e li faccia sentire a casa.
- Libro in tessuto o tattile. I libri morbidi, con texture diverse, alette e inserti sonori, sono perfetti da manipolare e osservare.
- Giochini da dentizione. Tra i nostri preferiti: una vecchia versione delle chiavi Chicco, la pallina di Nattou e un anello multisensoriale con parti morbide che ruotano. Sono perfetti per essere smangiucchiati e manipolati.
- Giochi da manipolare. Avevamo portato i mattoncini Tegu, perché essendo indicati 0+ sembravano adatti a entrambi i bimbi. Tuttavia, non ci hanno convinto del tutto: i pezzi più piccoli risultano davvero troppo piccoli e alcune facce magnetiche si respingono, il che li rende instabili e facili da far cadere (e visto il costo, perderli dispiace!). Detto questo, per bimbi un po’ più grandi (e con un po’ più di budget), restano un bel gioco: piacevoli al tatto, stimolano la creatività e producono un suono molto soddisfacente quando si attaccano. Per i più piccoli, consiglio alternative come i Clemmy, morbidi e adatti da mordere e manipolare. Un'altra opzione sono i Baby Einstein Connectables: simpatici e colorati, ma un po’ grandi, piuttosto plasticosi e con magneti poco potenti.
- Ventose. La versione giga delle Squigz (Fat Brain) sono tra le nostre preferite: un pezzo unico, ottimo da mordere, facile da attaccare su superfici lisce, con un sonaglietto interno non troppo rumoroso e coinvolgente. Esistono anche versioni tipo spinner, molto popolari, che però non abbiamo ancora testato.
- Giochi sensoriali (anche fai-da-te). Qualsiasi oggetto che stimoli i sensi va bene: bottigliette trasparenti con riso o mais, carta che scricchiola, piccoli asciugamani con nastrini cuciti... Se portate bottigliette con liquidi, ricordate di rispettare i limiti di sicurezza per i voli (solitamente 100 ml a contenitore).
Bambini 1-2 anni
Tra 1 e 2 anni le differenze di abilità e interessi tra un bambino e l’altro possono essere molto marcate. Per questo, la cosa più importante resta sempre osservare i propri figli e proporre attività che siano in linea con ciò che li incuriosisce o diverte di più. In generale, però, è un’età in cui i bambini hanno una forte voglia di sperimentare con le mani e con il corpo, il che può rendere più difficile tenerli tranquilli su un aereo o in treno. Per questo trovo molto utile alternare momenti di movimento attivo (come corse in aeroporto o in stazione, quando possibile) ad attività di motricità fine o sensoriali durante gli spostamenti. Inoltre, mai dimenticare l’essenziale: snack e acqua in abbondanza.
La musica è sempre un valido alleato, soprattutto nei momenti di crisi. Nel primo anno di vita, spesso bastano le nostre canzoncine cantate a voce, ma da questa fase in poi possono gradire anche ascolti registrati: musica per bambini, ma anche canzoni "da grandi" (con testi adatti). Personalmente tengo sullo smartphone alcuni video dello Zecchino d’Oro che ascoltiamo senza guardare, ma di cui guardiamo anche il video in caso di forte crisi. Consiglio di scaricare tutto in anticipo, perché durante il viaggio non è detto che abbiate accesso a Wi-Fi o rete dati.
Ecco alcune idee di giochi e attività:
- Libricini interattivi. Tattili, con buchi, alette o cursori. Se avete l’abitudine di leggere prima della nanna, non dimenticate il libro preferito del momento.
- Quiet book. Libri di stoffa o feltro da esplorare e manipolare, con zip, bottoni, forme da spostare: stimolano motricità fine e autonomia.
- Macchinine o animali. Perfetti per giochi di fantasia semplici ma coinvolgenti, anche in spazi ristretti.
- Mattoncini. A questa età si può iniziare a costruire davvero qualcosa. I Lego Duplo sono un grande classico che a casa nostra usiamo ogni giorno. In alternativa ci sono anche altre costruzioni: Jelly Blox (sensoriali e colorati, ma ci si appiccica facilmente la polvere), cubi Geomag (nella versione stampata diventano puzzle, in quella tinta unita stimolano la creatività) o Smartmax (magnetici e facili da usare, ma con meno possibilità costruttive rispetto ai Duplo).
- Bolle da "scoppiare". Il celebre Dimpl di Fat Brain è irresistibile: colori vivaci, bolle di varie dimensioni, stimolo perfetto per le manine. Molto carini anche i libri Poke-a-DOT di Melissa & Doug, con bolle da premere.
- Tazze impilabili e annidabili. Perfette per creare torri (che poi verranno buttate giù, quindi magari meglio in hotel), fare travasi, nascondere oggetti e tanto altro.
- Attività di motricità fine. Infilare, impilare, aprire e chiudere serrature, cuciture, piccoli travasi con o senza utensili... anche con materiali di recupero.
- Primi puzzle. Con pochi pezzi, facili da afferrare, e soggetti familiari o colorati.
- Oball. Una palla leggera, flessibile e facile da afferrare. Diventa ancora più interessante se combinata con foulard o tubi da infilare e tirare fuori.
- Libro bagnetto da colorare. Leggero, resistente, e magico con poche gocce d’acqua. Noi lo usavamo facendo cadere un po’ d’acqua con la tazza e poi "dipingevamo" con le mani, ma potete anche portare un piccolo pennello.
Bambini 2-3 anni
Tra i 2 e i 3 anni, i bambini iniziano ad apprezzare attività più strutturate e sedute, rendendo un po’ più semplice l’intrattenimento durante viaggi in treno, aereo o auto. Si possono proporre giochi da “tavolo”, come adesivi, puzzle, libri più lunghi e persino attività creative come disegno o manipolazione.
Ecco alcune idee:
- Libri più ricchi di contenuti. La serie "Quante domande, quante risposte" edita da La Coccinella è una delle nostre preferite: offre informazioni interessanti, splendide illustrazioni realistiche e molto dettagliate, perfette per stimolare il linguaggio e arricchire il dialogo, e le alette rendono la lettura più coinvolgente e interattiva. Sebbene siano indicati dai 4 anni in su, i miei bambini li hanno apprezzati già da circa 1 anno di età. A questa età si possono anche iniziare a introdurre storie un po’ più lunghe. Ottimi i libricini sottili da viaggio come gli Albumini (es. “La chiocciolina e la balena”, perfetto per il tema “viaggio”), gli Oscar Mini, i Bababum o i classici illustrati di Tony Wolf per Dami Editore, economici e leggeri.
- Macchinine, animali e mattoncini. Restano grandi alleati anche a questa età. Noi ci eravamo portati anche dello scotch di carta e qualche foglio A3 per arricchire il gioco. Lo scotch è perfetto per creare piste, scenari, recinti o addirittura piccoli “impacchettamenti” da srotolare. Con un semplice disegno su un foglio A3, potete creare lo sfondo ideale per uno scavo, una fattoria o qualsiasi ambientazione stimoli la fantasia del momento.
- Motricità fine: blocchetti da avvitare e svitare, tavoletta con viti e bulloni (da proporre solo sotto supervisione e se il bambino ha superato la fase in cui mette tutto in bocca), cassettina con chiave (legate saldamente la chiave alla maniglia, per sicurezza e perché sarà la prima cosa a finire nel buco delle monetine), attività di classificazione per colori.
- Sticker, sticker, sticker! Ci piacciono molto i libri Sticker Activity Book di National Geographic Kids (che purtroppo ultimamente sono diventati esageratamente costosi) e gli Sticker Book di DK. Nei primi ci sono anche giochi e attività, mentre nei secondi ci sono spazi appositi in cui incollare gli sticker e tante informazioni e curiosità a corredo. Gli album di sticker riutilizzabili di Melissa & Doug sono bellissimi ma ingombranti: ideali da tenere in valigia per le serate in hotel. In alternativa ci sono libri magnetici con scenari da popolare o piccoli tangram da viaggio, che stimolano fantasia e logica.
- Puzzle. Scegliete puzzle con il giusto numero di pezzi: abbastanza da essere sfidanti, ma non troppo da risultare frustranti. Un contenitore (come una scatola porta-pranzo) aiuta a non perdere pezzi durante il gioco. In alternativa, i labirinti con penna magnetica sono ottimi per tenere i pezzi sotto controllo.
- Materiali creativi che non sporcano. I Water Wow di Melissa & Doug sono un’ottima evoluzione dei libri bagnetto che si colorano con l'acqua che dicevamo prima: sono compatti e molto coinvolgenti. Anche solo matite colorate, pastelli a cera o matitoni Woody Stabilo, insieme a un piccolo quaderno, offrono ampio margine di creatività. E non dimenticate l’astuccio, che può diventare un gioco in sé (aprire, chiudere, nascondere oggetti...). In alternativa, una lavagnetta magnetica o LCD può essere un’idea pratica e compatta (sono così mainstream che nei negozi Tiger potete trovarne alcune molto economiche).
- Pasta modellabile. Se il vostro livello di tolleranza al disordine lo consente, la pasta modellabile è fantastica per i viaggi più lunghi. È ottima per allenare la motricità fine e stimolare l’immaginazione, soprattutto se abbinata a piccoli strumenti. Insieme a macchinine, animaletti o piccole loose parts (come ceci secchi, pom pom, foglioline finte, piccole pigne o altri oggetti naturali e sicuri), si possono creare veri e propri mini-mondi, perfetti per stimolare il gioco di simulazione. Un’idea in più: potete stampare e plastificare disegni da colorare e, al posto della pittura, usare la pasta modellabile per riempire le sagome.
- Materiali fidget. Piccoli giochi anti-stress e manipolativi, leggeri e poco ingombranti, possono essere un’ottima risorsa nei momenti di attesa o stanchezza.
Organizzare attività da viaggio per bambini piccoli richiede un po’ di pianificazione, ma con qualche accorgimento è possibile rendere gli spostamenti più sereni per tutti. L’obiettivo non è riempire ogni momento, ma avere a disposizione alcune proposte semplici, leggere e stimolanti da tirare fuori nei momenti di attesa o quando serve una pausa. Ricordate che la noia può essere un’ottima alleata della creatività, e che anche guardarsi intorno, chiacchierare o osservare il mondo che scorre dal finestrino è parte dell’avventura. Buon viaggio!